domenica 31 ottobre 2010

YACOUT, MILANO


Lo Yacout non è un locale bensì l’elemento fondamentale di un sogno. Lo Yacout è il contenitore di storie lontanissime e dorate di sceicchi e danzatrici; le volte altissime sovrastano i visitatori con cieli da mille e una notte e sussurrano che da qualche parte, nel suo ventre si celano i segreti e le parole magiche dei quaranta ladroni. Alle porte del sogno lo Yacout si spinge ed osa seducendo i propri ospiti e conquistandone i sensi con  suoni, tessuti, spezie, colore, pelle, musica, sguardi.
Con il suo charme, lo Yacout ha toccato le vette dei 20 locali più belli al mondo; qui la sabbia del tempo si è fermata e la notte dura infinita, accarezzata dall’acqua che scorre e termina sotto una lastra di vetro, palcoscenico perfetto per le danzatrici del ventre e per i suonatori che dopo le 21 animano le sale.
Dalle 18.30 alle 19.00 nel locale scatta la mezz’ora imperdibile del Tè speciale marocchino o per gli affezionati  parte l’aperitivo che si protrae fino alle ore 21. Poi il locale viene interamente dedicato alla cena che si rivela un rito affascinante fra gesti e sapori che si susseguono impeccabili.
Questo ristorante è oltremisura in-vogue e non è raro incrociare personaggi come la designer/direttrice creativa/biondissima Donatella Versace o l’attrice/model/producer Liz Hurley, o la fashion consultant/fashion blogger Valentina Romano o ancora la conduttrice/donna d’acciaio Simona Ventura e calciatori, veline, modelle, imprenditori….Milano è grande, si sa.
YACOUT, via Cadore 23 –milano- telefono: 02. 5462230
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YACOUT, via Cadore 23, Milano

YACOUT, via Cadore 23, Milano
YACOUT, via Cadore 23, Milano




mercoledì 27 ottobre 2010

BOTEGA CAFFE CACAO, MILANO


In Brera un posticino goloso è La Botega Caffe Cacao. L’insegna invita ad entrare, accogliendovi in uno spazio ben arredato, studiato per farvi sentire in un luogo abbastanza cool da essere  considerato “europeo”.  Come sirene le tortine monoporzione cantano dal bancone e rallegrano la vostra permanenza all’interno della bottega mentre il profumo di caffè vi stimola a provare, testare, gustare le varianti aromatizzate di cappuccino o il buon caffè che la casa propone.
Con la fortuna dalla vostra, capitando nel turno giusto, godrete anche di un servizio efficiente e di un personale gradevole. In caso contrario, sopporterete i soliti musi imbronciati presenti nella maggior parte delle caffetterie di Milano.
In questo luogo, i sensi sono svagati da un ambiente che strizza l’occhio alle catene di caffè londinesi e l'ego dei "wanna be" è rassicurato dal vedere entrare personaggi e prezzemolini più o meno noti.  Dalla dimenticata Dalila Di Lazzaro (seduta con amica in atteggiamenti confidenziali e chiacchiericci) alle Celentano’s daughters (Rosita e Rosalinda), dalla blogger Chiara Ferragni ad una biondina ex Grande Fratello,  da qualche tronista senza corona a Corona stesso.
La qualità dei dolci non è altissima e nemmeno alta, ma accontentiamoci.
A Milano, soprattutto l’occhio vuole la sua parte.
BOTEGA CAFFE CACAO, corso G. Garibaldi 12 -milano- telefono: 02.80506589
Botega Caffe Cacao, corso Garibaldi 12, Milano

Botega Caffe Cacao, tavolino esterno (tortina cioccolato e pistacchio -praticamente TUTTO burro e zucchero-)




giovedì 21 ottobre 2010

ROSSOPOMODORO, viale Sabotino, MILANO


Credo che per i patiti di marketing e comunicazione, l’aspetto più appetitoso di ROSSOPOMODORO sia nel concept di base: “deliziare i palati in modo genuino ad un prezzo accessibile a tutti”.
In Italia ce ne sono più di 90, ma ne prendiamo in esame solo uno, zoomando su viale Sabotino, di fronte al frequentatissimo Refeel.
ROSSOPOMODORO si vende da solo: grandi vetrate, interni curati a rassicurare la vista, colori rosso ed oro a stimolare l’appetito,  personale “ammaestrato” alla cortesia,  un albero di olivo nella sala ed un menù invitante.
Sedetevi e passate dalle parole ai fatti: assaggiate, gustate e condividete. Il cibo qui è nutrimento gioioso e scoperta del sapore. Pizze sorprendentemente veraci, antipasti che invitano al bis, primi stuzzicanti, vini rigorosamente campani.
Ultimo ma importantissimo: molti piatti qui sono preparati con ingredienti presidio Slow Food e la pizza è fatta con pasta a lievitazione naturale nel forno artigianale a 340 mattoni.
Da ROSSOPOMODORO si vive l’atmosfera allegra della domenica a casa della nonna, napoletana pure lei, maestra del caffè e del limoncello.
Jamme jamme guagliò.
ROSSOPOMODORO, viale Sabotino 19 (angolo Porta Romana) –milano- telefono: 0258328501

martedì 19 ottobre 2010

RANGOLI, RISTORANTE INDIANO, MILANO


Tornerò al ristorante indiano Rangoli per i seguenti motivi:
La signora alla cassa sa il fatto suo.
 Il cameriere con i capelli scuri chissà cosa pensa dietro le sue folte sopracciglia.
Il cameriere pelato è simpatico e cortese, gestisce i piatti come fosse un giocoliere volenteroso alle prime armi ed ha la sorprendente capacità di scolarsi una birra media in un colpo solo.
Il cheese naan, il delizioso pane al formaggio, è il migliore che io abbia mai mangiato qui a Milano.
Non ultimo, sono stata folgorata da un’illuminazione: non abbinerò più il vino ad una pietanza indiana; o digerisco la grigliata mista tandoori o mi dedico ai piaceri di Bacco.
Uno alla volta, per carità.
RANGOLI, ristorante indiano, via Solferino 36 -milano-  telefono: 02.29005333
Sempre aperto
ristorante indiano Rangoli



ristorante indiano Rangoli. Antipasti: keema samosa e paneer pakora



ristorante indiano Rangoli. Grigliata mista tandoori

sabato 16 ottobre 2010

IYO, MILANO


Il ristorante giapponese IYO si presenta così : “Il mondo fluttuante evocato dalle ultime tre lettere della parola Ukiyo, deriva dal concetto della transitorietà del mondo e, tra il XVII e il XVIII secolo, in Giappone divenne un termine volto ad indicare l’ultima novità della moda, in un periodo caratterizzato da una elaborata esperienza dei piaceri.”
L’ IYO è un locale raffinato, la cui identità è stata curata con grazia e consapevolezza. Le pietanze sono le vere protagoniste di questo mondo fluttuante e fungono da traghettatrici sensuali fra una natura grossolana ed occidentale ed una più eterea e spirituale del mondo orientale: portale dentro di te e ne sarai conquistato, per sempre.
Tempo dilatato, infatuazione ed ubriachezza dei sensi. L’IYO è un eco di sirene che ti fa suo dal primo al dolce, a risvegliare il tuo palato come l’estasi più alta.
IYO, via Piero della Francesca 74 -milano- telefono 02.45476898

SHANGRI-LA, MILANO


Anche se non vi piacesse la cucina asiatica, anche se lo spaghettino di riso vi lasciasse indifferenti e anche se la zuppa di medusa vi provocasse un certo viscido disagio, ebbene nonostante tutto, io vi suggerisco di alzare bandiera bianca ai conflitti culinari con l’Oriente e di varcare le soglie dello Shangri–La.
Per tutti gli esteti è necessaria una precisazione: da fuori fa paura, ma non lasciatevi intimorire…lo Shangri-La è come quegli uomini “scialbi fuori e belli dentro” e dentro, ve l’assicuro, è veramente bello.
Atmosfera rossa, perfetta per tutto: fidanzati, amici, lavoro, party privati. C’è una bella sala anche per i fumatori, appartata e silenziosa.
Il cibo è buono, la scelta è ampia e supera di gran lunga la media di quello che offrono i normali ristoranti cinesi.
Il locale ha una clientela variatissima: gay, lesbiche, etero (raro a Milano, ma qualcuno sopravvive), vecchi decrepiti ma esperti del wanton fritto,  coppiette di cinesi-giapponesi, famiglie allargatissime, piedini sotto al tavolo, modelle, ragazze russe molto bionde, editori, gente barbuta ed una signora forse intellettuale.
Questo ho visto e così lo racconto.
Abbandonatevi pure al vino, perché il cibo qui lo richiede.
SHANGRI-LA, via Lazzaretto 8 -milano- telefono: 02.29510837

mercoledì 13 ottobre 2010

TWELVE, MILANO


Il Twelve di viale Sabotino si riassume in poche parole “ ha delle potenzialità, ma non le sfrutta”.
Il locale è grande, ha spazio fuori ed una bella sala interna che si sviluppa in un “secondo piano” più intimo, adatto anche a riunioni di lavoro.
Punto forte è il Wi Fi free che funziona bene e ti salva da quei pomeriggi in cui non hai voglia di lavorare/studiare a casa e la svolti così: caffettino e portatile al bar.
Punti deboli molti: il caffè è nella media delle acide purghe che servono qui a Milano, l’aperitivo è mediocre, il brunch è scialbo.
Fare un aperitivo al Twelve  è un cattivo investimento. Il cibo è ritoccato con glutammato monosodico ed altri esaltatori di sapidità, perché altrimenti non te lo spieghi il gonfiore ed il senso di spossatezza che provi il giorno dopo. I cocktails ed i succhi di frutta vengono serviti con una vagonata di ghiaccio, per dare il colpo finale alla digestione.
Ma la vera caduta di stile sta nello spazio esterno al locale, dove sedie e tavoli sono caratterizzati da un sudiciume notevole. I cuscini blu delle sedie e delle panche sono carichi di briciole, siglati da macchie nuove ed antiche che insieme si mescolano e lasciano perplesso il visitatore. “Che faccio, mi siedo o no?”.
TWELVE, viale Sabotino 12 -milano- telefono 02.89073876

SWAMI CAFÉ, MILANO


Lo Swami cafè parla veloce e sa come conquistarti.  Il locale è piccolo, ma dentro c’è tutto quello che serve per passare un paio d’ore divertentosi. Dedicato ad un target giovane e festaiolo, amante degli aperitivi e dei ritrovi “un-sacco-di-gente” del pre-serata disco.
L’aperitivo è ricco, “uno dei più abbondanti di Milano” dicono ed io confermo. Trovi di tutto, dalle verdure cotte e crude alla carne, passando per delle buone fritture e pizze preparate al momento. I cocktails carichi e colorati soddisfano le aspettative.
Ci si sbatte un po’ per trovare parcheggio, ma chissene, tanto poi ti rilassi di brutto.

SWAMI CAFÉ   viale Monte Nero 12  -milano – telefono 02.55195186

martedì 12 ottobre 2010

RISTORANTE GIAPPONESE TEKEI, MILANO


Ci sono locali gestiti da gente ignara del senso profondo del termine “ristorare” e per questo incapaci di offrire cibo degno della parola stessa.
Ci sono anche locali gestiti da gente del tutto ignorante in fatto di tradizioni culinarie e di rispetto della “natura” e delle origini di un piatto.
Quando queste carenze si sommano nella stessa persona, capita di frequente che determinino un mostro comune fra i ristoratori della piazza milanese: l’imprenditore cinese che investe nella ristorazione a marchio Sol levante.
Detto mostro è spesso anaffettivo, pratico nei modi, devoto al florido mercato del fast food.
Fra i peggiori locali che a Milano osano vendersi come “giapponesi”, quest’oggi nomino il  TEKEI sushi di via Anzani.
Non serve sprecare parole: pesce surgelato e condimenti pessimi. Formula “all you can eat” a 19,80 euro più 2 euro di coperto.
E se fate i conti, avete solo da perderci.
RISTORANTE GIAPPONESE TEKEI, Via F. Anzani 1 -milano- telefono: 02.55196420

TRATTORIA TIPICA MILANESE AL GARGHET, MILANO


I più credono che nella Terra di Mezzo si trovino folletti, elfi, fate più o meno gentili ed abitanti degni del Signore degli Anelli. Ma vi svelerò un segreto che vale più del tesoro degli gnomi: nella Terra di Mezzo c’è un luogo degno della parola “incantevole” e questo luogo suona come i concerti estivi delle rane.
La trattoria milanese Al Garghet si trova alla porta sud di Milano, immersa nella campagna silenziosa.
Decidere di varcare la soglia di questo mondo vuole dire essere desiderosi di vivere una meravigliosa esperienza per gli occhi e per il palato.
Scegliete fra le 5 differenti ambientazioni a vostra disposizione ed accomodatevi perché il viaggio sta per cominciare.
Provate il lardo con crostini e patè casereccio e, quando è stagione, i fiori di zucca fritti; assaggiate i veri risotti della tradizione milanese, ricchi ed abbondanti  e la polenta sapida e profumata.
Il mio battesimo con l’orecchia di elefante, la classica cotoletta alla milanese, è stato qui e dopo averne provate altre, posso assicurare che questa è una delle migliori cotolette che la piazza di Milano possa offrire: ne sento ancora il gusto delizioso e la sensazione di soddisfazione per l’appetito.
Degna di nota è la cantina della Trattoria Al Garghet: fornita ed eccellente, perfetta per accompagnare questo viaggio.
Nulla è lasciato al caso: dal servizio al tavolo, alla presentazione dei piatti, dal profumo del vino, alla chiusura ghiotta dei dolci. In questo luogo c’è qualcosa di magico e sublime, qualcosa di simile all’Amore che tutto permea e fa vibrare.
TRATTORIA MILANESE AL GARGHET, via Selvanesco 36 -milano- telefono: 02.534698 
sito web: http://www.algarghet.it/